Cos’è e a cosa serve?
L’intestino è quotidianamente soggetto ad un lieve grado di infiammazione, dovuto alla presenza di batteri che mantengono attiva l’immunità al proprio interno; il problema è quando il grado di infiammazione intestinale aumenta a punto tale da non essere più un fattore positivo, ma arriva a cronicizzare, per portare poi all’insorgenza di patologie infiammatorie intestinali croniche.
La più benigna e comune è sicuramente la sindrome del colon irritabile, o comunemente chiamata “colite”. Questo disturbo è causato da una infiammazione della mucosa intestinale, ad eziologia spesso sconosciuta, ma aggravata da cattive abitudini alimentari, stress, stile di vita inadeguato.
I sintomi del colon irritabile sono:
- Crampi addominali
- Stitichezza alternata a diarrea (irregolarità intestinale)
- Presenza di muco nelle feci
- Meteorismo
- Gonfiore addominale
- Alitosi
- Digestione lenta e faticosa
Nell’Inflammation Check, attraverso l’analisi della Calprotectina, è possibile rilevare e quantificare eventuali processi flogistici a carico della mucosa intestinale: valori aumentati si ritrovano in soggetti con disturbi intestinali come la sindrome del colon irritabile (IBS), diarree, dolori addominali ricorrenti, o altre patologie infiammatorie intestinali croniche (morbo di Chron e colite ulcerosa).
Chi dovrebbe fare un test per rilevare l’ infiammazione intestinale?
Consigliamo di fare questo esame nel caso tu avvertissi uno o più sintomi tipici dell’ infiammazione intestinale, vale a dire:
- Gonfiore, diarrea, crampi
- Presenza di intolleranze alimentari, celiachia, intolleranza al lattosio
- Alterata consistenza delle feci
- Cattiva digestione, difficoltà digestive
- Bruciori, gonfiori, tensioni addominali
- Malassorbimento dei nutrienti
Inoltre può essere utile per il monitoraggio di patologie infiammatorie croniche intestinali già diagnosticate (morbo di Chron, retto colite ulcerosa).
Come e dove eseguire il test?
Il test viene effettuato mediante analisi su un campione di feci, e può essere richiesto nei laboratori di analisi, nei centri medici e nelle medical spa che propongono i servizi di diagnostica NatrixLab.
Preparazione all’esame: Raccogliere i campioni a distanza di almeno 7 giorni dall’ultima terapia antibiotica o probiotica. Non è opportuno raccogliere i campioni durante il flusso mestruale ne se il paziente soffre di emorroidi sanguinanti in fase attiva.
…e una volta fatto il test?
In caso di test positivo è consigliabile il parere di uno specialista in grado di fornire un supporto terapeutico mirato.
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Ripetizione del test
In caso di test positivo, si consiglia di ripetere il test dopo 2/3 mesi, dopo aver seguito un trattamento adeguato. In caso di monitoraggio terapeutico o di patologia, si consiglia di ripetere il test secondo il suggerimento del medico che ha prescritto il test.
In caso di difficoltà nell’interpretazione del referto, o di patologie in corso, è consigliabile il parere di uno specialista in grado di fornire un supporto terapeutico mirato.
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Bibliografia
- Tibble, et al., A simple method for assessing intestinal inflammation in Crohn’s disease, in Gut, vol. 47, 2000, pp. 506-513.
- Aadland, Fagerhol, Faecal calprotectin: a marker of inflammation throughout the intestinal tract., in Eur J Gastroenterol Hepatol, vol. 14, nº 8, 2002, pp. 823-825.
- Van Rheenen, et al., Faecal calprotectin for screening of patients with suspected inflammatory bowel disease: diagnostic meta-analysis., in BMJ, vol. 341, c3369, 2010.