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Idrocolonterapia, un congresso a Bologna il 25 e 26 ottobre 2014

Idrocolonterapia è pratica medica

L’idrocolonterapia è un metodo efficace di lavaggio dell’intestino che avviene inoculandovi delicatamente acqua dolce filtrata.

Tale metodica si basa sulla logica che, se l’intestino non funziona bene, il corpo trattiene sostanze tossiche (scarti e prodotti del metabolismo alimentare) con il rischio di un accumulo di tossine nell’organismo.

NatrixLab, i cui punti di forza sono la produzione di test specifici per la valutazione del benessere intestinale, interverrà al congresso ‘Idrocolonterapia è pratica medica’, organizzato a Bologna il 25 e 26 ottobre dalla Società Italiana di Idrocolonterapia, dove presenterà in anteprima nazionale Newcolon, la nuova apparecchiatura per l’idrocolonterapia.

Si tratta di un dispositivo progettato considerando tutti gli elementi tecnici utili all’operatore nel rispetto del massimo comfort del paziente: composto di due sezioni separabili tra loro (la parte superiore è il dispositivo vero e proprio, quella inferiore è il carrello di supporto), è di dimensioni compatte, facilmente trasportabile, e non avendo batterie interne di alcun tipo, viene alimentato a bassa tensione, con riduzione al minimo dei rischi per paziente e operatore, da un piccolo alimentatore esterno AC/DC medical grade, a doppio isolamento.

Display grafico con touch screen, microprocessore interno che elabora i dati dei trattamenti, telecomando per il controllo dell’irrigazione e dello scarico del paziente, filtro acqua (PALL mod. AQIN) monouso sono alcune delle prerogative del nuovo macchinario che verrà presentato al congresso SICT.

In tema di idrocolonterapia, abbiamo chiesto qualche informazione al Dott. Antonio Pacella, Medico Chirurgo, specialista in Scienza dell’Alimentazione, che sabato 25 ottobre interverrà con una relazione dal titolo ‘Gluten Sensitivity e intestino’.

Conversazione con il Dott. Antonio Pacella

antonio_pacellaDi recente sul nostro sito internet siamo intervenuti sulla relazione fra sistema immunitario e benessere intestinale. Come si inserisce l’idrocolonterapia in tale contesto?
L’idrocolonterapia è una pratica che risale alla notte dei tempi: basti pensare che ha origine da pratiche risalenti alla medicina egizia del XVI secolo a.C.

Occorrerà attendere il XIX secolo prima che la procedura diventi abbastanza simile a quella praticata oggi.

Se vuole qualche riferimento preciso, posso citare Hervey Kellog, noto gastroenterologo statunitense che nel 1906 pubblicò un trattato sull’idrocolonterapia, e due studiosi di igiene sempre statunitensi, James A. Wiltsie e Joseph E. G. Waddington, che ritenevano esistesse uno stretto collegamento fra cattiva salute intestinale e cattiva salute generale.

Mi pare di capire che ci stiamo riferendo a un approccio olistico al paziente: è corretto?
Sì, è corretto. A questo proposito mi piace citare il Dott. Anthony Bassler, Professore di Gastroenterologia a New York, che a conclusione dell’osservazione di oltre 5.000 casi clinici studiati per circa 25 anni, negli anni ’30 affermò la disbiosi intestinale essere il più importante fattore primario e favorente di molti disordini e malattie del corpo umano.

L’idrocolonterapia viene sempre associata a istruzioni igieniche e dietetiche che interessano tutta la sfera di vita del malato, chiamato in prima persona ad essere responsabile di uno stato di pulizia generale che deve essere mantenuto anche dopo il trattamento.

Questo è un terreno un po’ insidioso…
Sì, anche all’epoca di Kellog, ad esempio, l’American Medical Association screditò l’idrocolonterapia, e anche oggi le posizioni in ambito medico sono tutt’altro che concordi: si tratta infatti di una delle terapie che si basano sul concetto di ‘intossicazione’ del corpo, concetto molto affascinante ma ad oggi scarsamente provato.

In generale, quindi, perché si fa l’idrocolonterapia?
Ogni giorno siamo esposti a tossine indotte dall’alimentazione, dallo stress, dall’inquinamento, che si depositano nel nostro colon e possono essere la causa di numerose patologie che interessano varie regioni del nostro corpo, come le vie respiratorie, la pelle, il sistema nervoso e le vie digestive.

L’idrocolonterapia permette l’eliminazione di tutti i rifiuti che si sono depositati sulle pareti del nostro intestino, facendo ritrovare al colon il suo ottimale funzionamento, in modo da favorire la naturale immunità e riequilibrare il processo di assimilazione ed eliminazione delle sostanze, con il conseguente miglioramento della salute globale dell’individuo.

Nel suo intervento al congresso SICT parlerà di una patologia, la sensibilità al glutine, la cui sintomatologia è assimilabile al colon irritabile. Può darci qui un’anticipazione del suo intervento?
Sì certo. Come avviene per altre condizioni di infiammazione da cibo, anche nella Gluten Sensitivity, i sintomi più comunemente riscontrati riguardano soprattutto l’intestino (permeabilità intestinale, gonfiore, diarrea, sindrome del colon irritabile, gastrite), ma anche, spesso come riflesso, il sistema respiratorio (sinusiti, bronchiti, faringiti, infezioni ripetute, asma), la pelle (eczema, orticaria dermatiti, psoriasi), il sistema nervoso (mal di testa, difficoltà di concentrazione, sindrome da stanchezza cronica, insonnia), quello genito-urinario (cistiti, vaginiti, candidosi) e quello muscolare (dolori articolari e muscolari, crampi, artrite).

È proprio la permeabilità intestinale, anche se in misura attenuata rispetto alla celiachia, a rappresentare un sintomo di grande importanza.

Infatti molti studi sulla permeabilità della barriera gastro-intestinale indicano che, in presenza di un intestino con flora batterica compromessa, viene alterata anche la produzione di enzimi digestivi, determinando la riduzione delle normali funzioni biochimiche relative a Ph, vitamine, peptidi e batteri, causando una infiammazione submucosale secondaria, tale da alterare alcuni pattern enzimatici presenti sulle membrane cellulari, in particolare sui microvilli, che in condizioni di normalità permettono la digestione fisiologica e l’assorbimento dei micronutrienti, mentre in condizioni patologiche favoriscono il passaggio di macro-molecole oltre la barriera gastro-intestinale.

Quando questo avviene, tali macromolecole, possono essere identificate come NON self e scatenare risposte immunologiche.

Per migliorare questa situazione, abbiamo a disposizione diverse terapie, tra cui chiaramente l’alimentazione, l’integrazione nutrizionale e naturalmente l’idrocolonterapia.

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